Appello per le elezioni europee CNESC
Siamo ente osservatore della Conferenza Nazionale degli enti per il Servizio Civile – CNESC e non solo per questo motivo aderiamo in maniera convinta all’appello della Conferenza sul tema delle elezioni europee.
In occasione della Giornata che celebra la pace e l’unità in Europa arriva un appello ai candidati alle Elezioni Europee perché nei loro programmi assumano un impegno concreto per la costruzione della pace in modo non armato e nonviolento.
L’Europa è da sempre un territorio di elezione per il Servizio Civile e in questa direzione vanno le recenti proposte di costruzione di pace dal basso attraverso il potenziamento del programma dei Corpi europei di Solidarietà (ESC) e la istituzionalizzazione di un Corpo Civile di Pace Europeo, una risposta concreta che il nuovo Parlamento Europeo è chiamato a realizzare per essere fedele al sogno di pace che è alla base della nascita dell’Europa.
Ma in genere l’appello richiama al dovere di politiche complessive di pace attraverso la pace. La presidente Laura Milani dichiara infatti
“In questo momento storico caratterizzato dall’imperversare di guerre e violenze, cui l’Europa sta rispondendo con l’aumento esponenziale delle spese militari, con il ripensare la leva obbligatoria in alcuni Paesi, e con l’ipotesi di un esercito europeo per fronteggiare le minacce esterne, noi chiediamo a tutti i candidati di fare uno sforzo creativo. Dopo secoli di storia che ci hanno insegnato che la soluzione alla guerra non può essere la guerra e che la violenza non si può contrastare con mezzi violenti, chiediamo ai candidati di scegliere la via alternativa e creativa della nonviolenza e di investire sui giovani quali protagonisti di un’Europa che concretizzi i sogni dei suoi fondatori e che positivamente costruisca pace e solidarietà”.
E ancora:
A chi ci taccia di essere sognatori, rispondiamo con i fatti – continua la Presidente – ovvero con i 150 volontari impegnati nella sperimentazione dei corpi civili di pace in corso in Italia, con i quasi 50.000 volontari che si adoperano attraverso il Servizio Civile Universale per favorire la coesione sociale e l’inclusione nelle nostre comunità, con le migliaia di giovani che già praticano la solidarietà attraverso l’ESC in tutta Europa, con tutte le organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e lo sviluppo sostenibile. Testimoni di pace che chiedono all’Europa politiche di pace”.
Per leggere l’appello concreto, si può andare qui
Sembra doveroso in occasione del rinnovo del Parlamento europeo, nel contesto di guerra diffusa e anche ravvicinata, riportare al centro del dibattito il tema e la pratica già in essere della pace costruita con mezzi nonviolenti.